L’Italia è in lutto per la morte di Alberto Alesina, una delle menti più brillanti del nostro Paese. Scopriamo che era l’economista e docente presso la Harvard University.
Muore a 63 anni il docente ed economista Alberto Alesina. La notizia è stata diramata da David Wessel, direttore del Centro Hutchin sulla politica fiscale e monetaria. Sembra che Alesina stesse facendo una camminata con la moglie negli Stati Uniti, dove ormai risiedeva, quando è stato colpito da un infarto.
L’Istituto Bruno Leoni ha confermato la notizia e ha dato l’addio ad un grande economista. Ma vediamo di scoprire chi era l’italiano che è riuscito a conquistare Harvard.
Le origini Alberto Alesina
Originario di Broni, in provincia di Pavia, Alberto Alesina nasce nell’aprile del 1957. Dopo essersi diplomato frequenta il DES, Discipline Economiche e Sociali, e si laurea nel 1981.
Nel 1986 consegue un dottorato di ricerca in economia presso l’Università di Harvard e decide di continuare la sua attività accademica negli USA. Qui, dal 2003 al 2006, è stato presidente del Dipartimento di Economia e titolare della cattedra “Nathaniel Ropes” di Economia Politica.
È stato inoltre ricercatore in visita presso diverse istituzioni accademiche come il Massachusetts Institute of Technology (MIT), l’Università di Tel Aviv, la Banca mondiale e il Fondo Monetario Internazionale (FIM).
Alberto Alesina era considerato uno degli economisti italiani più prestigiosi, ma era anche un volto al pubblico televisivo, nonché editorialista del Corriere della Sera e Sole 24 Ore.
Il lavoro e la ricerca
Il lavoro di Alberto Alesina ha sempre spaziato su diversi argomenti tra cui possiamo sicuramente ricordare:
- i cicli dell’economia
- l’economia politica della politica fiscale e dei deficit di bilancio
- il processo di integrazione europea
- le politiche di stabilizzazione dell’inflazione
- le unioni monetarie
- le differenze nello stato sociale negli Stati uniti e in Europa
Durante la sua ricerca all’interno della macroeconomia, Alberto Alesina, è stato uno dei primi a dimostrare la grande importanza dell’indipendenza delle banche centrali rispetto ai governi.
Secondo lui questo avrebbe tenuto sotto controllo più facilmente l’inflazione, a indicare i costi e i benefici di una “optimal currency area”. Ma soprattutto ha saputo spiegare come i governi di paesi ad alto debito possano improvvisamente trovarsi in equilibrio negativo in base alle aspettative degli investitori.
Alberto Alesina e l’austerità espansiva
Nel 2009 Alberto Alesina, con l’aiuto di Silvia Ardagna, ha pubblicato un lavoro accademico intitolato “Large Changes in Fiscal Policy: Taxes Versus Spending”. Si tratta di un’opera largamente citata e molto influente, attraverso la quale gli autori intendevano mostrare come misure di austerità e rigore non vadano a discapito delle economie.
Infatti secondo gli autori questi meccanismi possono aiutare una ripresa economica, la cosiddetta austerità espansiva. L’opera co-firmata da Alberto Alesina, oltre ad avere una grande influenza, ha contribuito a creare il clima per l’ondata dell’austerità fiscale, che si è sviluppata in Europa durante la crisi del 2008.
Ma Alberto Alesina ha pubblicato anche molti articoli su riviste scientifiche prestigiose e numerosi libri tra cui possiamo citare:
- The Future of Europe: Reform or Decline
- Fighting Poverty in the US and Europe: A World of Difference
A ricordare Alberto Alesina e il suo grande impegno in ambito economico ci sono anche le parole Paolo Gentiloni: “I suoi studi e le sue idee hanno arricchito il ostro dibattito economico”.
Fonte foto: www.youtube.it